di Rapunzel
- Tommy, vieni è pronta la cena! - Mamma, arrivo! Sto finendo di scrivere il mio diario! - Sei sempre a perdere tempo con quello stupido diario! Dovresti pensare più alla vita reale e allo studio! - Arrivo! 16/11/2070 Caro diario, Sono sempre io, Tommy. Oggi è venuto a casa mia Frank il mio migliore amico, e abbiamo parlato di come ci piacerebbe essere altre persone magari non umani, magari alieni... Abbiamo discusso su come secondo noi sarebbe la vita sul pianeta alieno, a parer mio ci possono essere un alieno per ogni persona, con le sue stesse sembianze. Io e Frank ci siamo già "organizzati", a vent'anni prenderemo un’astronave e andremo sul pianeta alieno per vedere realmente come è. Ora vado a cenare, a presto. 17/11/70 Caro diario, questa sarà l'ultima volta che ti scrivo, mia mamma ti ritiene inutile e stupido. Ora sono qui, nella mia stanza a piangere, tu sei l’unico con cui riesco a confidarmi del tutto. Mia mamma ha detto che se continuo a scriverti ti brucia, ti ritiene una perdita di tempo, ma purtroppo nessuno può avere gli stessi pensieri. Addio... 2/06/83 Caro diario, è da tanto che non scrivo, ho finito gli studi e mi sono diplomato, mi ero scordato ormai di te, ma rivedendoti ho avuto una bella sensazione. L'ultima volta ti ho scritto stamattina, ma ho dovuto per forza continuare adesso! Non immagini dove siamo in questo momento...su una navicella spaziale! Ora ti spiego. Tornando a casa abbiamo visto del fumo provenire da dietro una collina, incuriositi siamo andati a vedere e abbiamo trovato una navicella spaziale, appena l'ho vista non ho esitato e sono dovuto per forza andare a provarla. Frank non era d'accordo, ma d'altronde era ciò che sognavamo fin da piccoli. Eravamo lì, seduti nella navicella a parlare di ciò che pensavamo da piccoli, quando la navicella ha incominciato a illuminarsi e a prendere il volo, la parte superiore si è chiusa e una voce tecnologica ha annunciato: -Ritorno alla base! Non sapevamo che fare, la navicella s’innalzava sempre di più, ho guardato giù e c'erano degli esseri verde scuro, con tre occhi e una bocca con denti sporgenti e affilatissimi proprio come quel film visto in televisione. Ancora non sapevamo dove fossimo diretti, allora ho chiesto a Frank, siccome era il più esperto tra i due in tecnologia, di controllare sul computer di bordo e guardare la meta. Frank ha scoperto la nostra destinazione: era un corpo celeste a noi sconosciuto chiamato "HKP11". Ad un certo punto dallo spazio abbiamo notato un pianeta giallo ocra. (continua)
2 Commenti
CUOREINFUOCATO
12/18/2017 01:43:10 pm
Questo racconto mi è piaciuto molto. Mi piace il fatto che, dopo molto tempo, i due amici sono ancora insieme e che parlano nella navicella di quello che pensavano da piccoli riguardo gli alieni.
Risposta
Bolladisapone
12/20/2017 09:30:10 am
Di questo racconto mi piace la "l'intervallo temporale", adesso mi spiego meglio: mi piace il fatto che un ragazzino e il suo migliore amico immaginino di andare su un pianeta alieno e che, diventati grandi, riescano a raggiungerlo veramente.
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Autore3B Archivi
Gennaio 2018
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